june, 2019
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Esiste una filosofia brasiliana? Gran parte del pensiero filosofico in Brasile coincide con quello del Portogallo, almeno fino all’Illuminismo, nella versione pombalina, del dispotismo illuminato. Eppure il Brasile si pone come
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Esiste una filosofia brasiliana?
Gran parte del pensiero filosofico in Brasile coincide con quello del Portogallo, almeno fino all’Illuminismo, nella versione pombalina, del dispotismo illuminato. Eppure il Brasile si pone come oggetto filosofico fin dai primi tempi dopo la scoperta, come mondo irriducibile agli schemi mentali dell’Occidente.
Un esempio è presentato dalla elaborazione di António Vieira, che del Brasile fa l’oggetto di una nuova lettura del profetismo biblico, in senso millenaristico.
Un altro momento è l’assunzione e rilettura operata in Brasile della lezione positivistica, piegata a fini di costruzione di uno stato moderno (“Ordem e progresso” è il motto positivistico che compare nella bandiera brasiliana), nel quadro della chiesa positivistica, che muove un programma di modernizzazione del paese, attuato anche con mezzi violenti.
Allo stesso ambito positivistico appartiene il fenomeno brasiliano del kardecismo o spiritismo (il soprannaturale come fatto).
Un altro momento è rappresentato dall’intervento del marxismo, che sostanzia il Manifesto antropofago di Edward de Andrade e darà struttura teorica all’indigenismo e alla rivedicazione di una storia del Brasile che “non cominci a Finisterre”. Accanto a influenze di scuole occidentali (in particolare, il progmatismo) una curvatura squisitamente brasiliana è la formalizzazione di quella che Viveiros de Castro ha chiamato la “metafisica cannibale”.
Martedì 4 giugno – ore 18:30
La filosofia in Brasile con il prof. Davide BigalliAperitivo a 5€ per i soci / 15€ per i non tesserati
Time
(Tuesday) 18:30 - 20:00