Il mondo dell’infanzia ha spesso esercitato il suo fascino tra i compositori occidentali di fine Ottocento. Nelle raccolte “Jeux d’enfants” di Georges Bizet e “Ma Mère l’Oye” di Maurice Ravel vengono esplorati due aspetti caratteristici dell’universo infantile: i giochi e le favole. Ogni brano offre all’ascoltatore la possibilità di vedere il mondo attraverso gli occhi sempre pieni di incanto e di poesia di un bambino. In queste “miniature” viene raggiunto l’apice del descrittivismo musicale: i suoni sono dei media per ricreare atmosfere incantate appartenenti a un fantastico mondo orientale oppure per imitare il vorticoso girare di una trottola o, addirittura, per raccontare il litigio di due bambini che giocano a fare “il marito e la moglie”. In questo modo il suono apre a un universo di senso che non gli è proprio e si carica di significati altri. Ciascuno di questi brani permette a chi ascolta non solo di lasciarsi trascinare in un mondo da tempo abbandonato, ma anche di essere costantemente sorpreso dall’abilità dei compositori nel costruire un perfetto e autonomo microcosmo musicale. Non basta tuttavia bearsi solo delle emozioni provate, della soddisfazione nell’immaginarsi gli oggetti o le storie così vivamente descritti dai suoni. Confondendo il pretesto con il testo musicale si dimenticherebbe che la musica deve innanzitutto essere compresa attraverso i mezzi che le sono propri: solo così potremo sperare di avvicinarci al suo significato essenziale.  

Programma

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Georges Bizet – Jeux d’enfants op.22 Maurice Ravel – Ma Mère l’Oye

Interpreti

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Martino Ruggero Dondi – pianoforte Davide Montalenti – pianoforte

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Domenica 17 marzo – ore 21:00 Ingresso 5€ (con tessera)