april, 2019
This is a repeating event9 april 2019 18:30
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Martedì 2 aprile – ore 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 5€ Wittgenstein | La Grande Vienna e l’ideologia del Tractatus con Michele Lavazza Nell’opera prima di Wittgenstein si intrecciano la tradizione kantiana, la
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Martedì 2 aprile – ore 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 5€ Wittgenstein | La Grande Vienna e l’ideologia del Tractatus
con Michele Lavazza Nell’opera prima di Wittgenstein si intrecciano la tradizione kantiana, la critica di Kraus alla chiacchiera ideologica, le idee di Weininger circa il «dovere del genio», l’estetica e l’etica del minimalismo loosiano. Un’introduzione alla vita dell’autore e alle problematiche filosofiche che, insieme ai grandi paradossi della logica dell’epoca, diedero forma al Tractatus.Martedì 9 aprile – ore 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 5€ Wittgenstein | Il linguaggio come immagine, il dire e il mostrare
con Michele Lavazza «Quel che può dirsi, può dirsi chiaro, e di quello di cui non si può parlare si deve tacere». L’ambizione di tracciare una demarcazione inviolabile tra quello che si può dire scientificamente e quello che non si può dire affatto passa per la costruzione di un nuovo linguaggio, di un’“ideografia” che traduce adeguatamente il pensiero anziché tradirlo: questo linguaggio consiste di descrizioni di fatti, ossia di immagini di stati di cose.Martedì 16 aprile – ore 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 5€ Wittgenstein | L’ontologia atomistica, la logica estensionale
con Michele Lavazza La scienza è il dominio delle proposizioni con la forma «le cose stanno così e così». Un elenco delle descrizioni degli stati di cose che sussistono sarebbe un’immagine completa del mondo. E ciò che non può essere espresso in una proposizione della forma «le cose stanno così e così» è il dominio del mistico, di ciò di cui nulla può essere detto sensatamente.Martedì 23 aprile – ore 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 5€ Wittgenstein | Oltre i limiti del linguaggio
con Michele Lavazza «Questo è buono», «questo è bello», «questo è vero»: proposizioni così costruite non sono la descrizione di alcuno stato di cose nel mondo. Quello che l’etica, l’estetica e la logica vogliono dire, senza riuscirvi, nelle loro abituali formulazioni filosofiche si mostra negli usi legittimi del linguaggio, ma non può essere enunciato. I temi del buono, del bello e del vero devono essere protetti mediante un velo di silenzio contro l’avvilimento in cui li getta il discorso metafisico. Ma il Tractatus non parla di queste stesse cose, seppure per dire che non si deve parlarne? Alla luce della teoria della sensatezza del Tractatus, non sono le proposizioni del Tractatus insensate? Con il suo proprio tipo di discorso mistico, il libro confuta o conferma se stesso?Time
(Tuesday) 18:30 - 20:30