Introduzione
Due tè e una torta
Scorsi i discorsi tre sorsi per morso sul dì
Ben poco importa
Dove sian gli altri s’è estate o sera o giù di lì
Quel che più conta
Sono i trascorsi i torti e i rimorsi fra i due che stan lì
Beh si racconta
Una colpa una volta ma non è il caso di farlo qui
Qui c’è un’occasione
Signori e signore
Che in scena spesso
Si riduce l’azione
Se c’è l’amore
Sia sesso diverso
Oppure lo stesso
A due personaggi
I loro fatti
A loro gli atti
Ma gli altri?
Lo sfondo per loro
Se va bene il coro
E dietro le quinte
Si sente l’autore
Che li rincuora
«Qui non c’è dolo
Né piccolo ruolo
Babbo vi ama
E senza di voi
Che n’è della trama?»
Poi con piccola parte
Ma buona arte
Si fanno d’aiuto
Per qualche minuto
Facendo sfoggio
Di lingua brillante
Se è l’uomo saggio
O lama pungente
Se là sul più bello
Proprio col bello
Comincia un duello
E non s’è mai visto
Che il protagonista
Non ne esca vivo
Ne scampa illeso
Renzo alla peste
Ma senza motivo
Ne muore il Griso
Le storie son queste
E se per caso è cosa
Che faccia la sposa
Ecco che allora
La storia è quella
Della sua damigella
Regina di cuori
Vieni ignorata
Per la passeggiata
Di Alice tra i fiori
Che malasorte
A ‘sti soldi di cacio
Van sempre a morte
E mai verso un bacio
Stando nell’ozio
Han giusto la grazia
D’eterni secondi
Leporello Mercuzio
E… quell’altro tizio
Perciò io vi dico
Che opportunità
Lui è solo l’amico
Ma sta a bere il tè
Là in bella vista
Con la protagonista
Dialogo
LA PROTAGONISTA: Da quanto – PERSONAGGIO SECONDARIO: – Un’altra fetta? –
LP: Non si parlava? PS: tè? Infuso di lavanda?
LP: Sì e no aspetta! Piatto vuoto tazza piena
Rispondi alla domanda PS: Terzo atto prima scena
Difficile credere che non ricordi
Eppur lo chiedi LP: Mi chiedo
Se sia tardi per domandare le ragioni
PS: Vedo, forse vado non ho spiegazioni
Da darti però ancora mi dispiace
LP: Hai solo fatto quello che sentivi
Stai in pace, stai bene e per inciso
Capisco i motivi come allora col sorriso
PS: se li capisci perché li chiedi ancora?
Se sorridi perché non ti ho più visto dalla prima
LP: Amore? Voglia? L’ora tarda? Il vino in gola?
A mille si stima le possibili ragioni no una sola
E adesso chiami il mio riso bugiardo?
Ma è reale quanto è vero il personaggio
Che vive senz’azzardo né muove la sua dama
Io seguo il canovaccio non calcolo la tram
PS: Fu un’improvvisazione LP: Quindi non c’era intenzione?
PS: Non c’era premeditazione, non che la cosa mi consoli
LP: Chiedo un spiegazione non che chiedi scusa
PS: Non so come, scambiai i ruoli LP: Vuoi sapere come si è chiusa
La commedia? PS: Presumo com’era previsto
LP: Da copione, tu sei uscito e lui è rientrato in scena
PS: Il protagonista? LP: Certo poi applausi pur senza un personaggio secondario
D’amor due baci appena qualche inchino e si abbassò il sipario
PS: Un bacio lo hai avuto e le carezze sue
Io ho ancora e solo la vergogna la colpa e il rimpianto…
LP: I baci eran due PS: …Che trio LP: Fa lo stesso
Se tanto mi dà tanto PS: Tu dopo? Che ti è successo?
LP: L’autore riscrisse qualcosa dalla tua scomparsa
Per le repliche PS: Di certo non poi tanto
Ero solo una comparsa vanno a voi la gloria
Riso, pianto, applausi… LP: E tu? Hai trovato la tua storia?
PS: No sai, ultimamente faccio il narratore o casomai
Lo spettatore; ci crederesti? Anch’io sorrido per davvero
LP: Ma la tua vita che ne fai? Tragedia o commedia? In sala allegri o tristi?
PS: Non male a dire il vero chiedo al pubblico che applauda per gli artisti.