Ephemeral Echinopsis eyriesii
Diminuzione. Lascio vagare la mente finché non metto a fuoco due bersagli: essenzialità e privazione. Lo sguardo vagola nuovamente fino a inciampare nel ricordo di uno scatto primaverile.
Lo ritrovo nell’archivio, ancora intonso. Si tratta del fiore, strabiliante quanto fugace, di una pianta grassa di quelle che nemmeno sai di avere sul terrazzo perché sono più immobili delle piastrelle.
E invece all’improvviso, decide di sorprenderti. Un imbuto di petali rosa saluta il sole del mattino per richiudersi inesorabilmente al tramonto. Estirparlo dalla pianta è impensabile, morirebbe subito.
Rinuncio al rosa e al verde per convertire in bianco e nero. Privazione. Controluce. Essenziale. Soddisfatta del contrasto, vesto le luci di ciano e le ombre di blu.
Guardo il risultato ammirando l’essenzialità di questa pianta parsimoniosa capace, dopo lunga rincorsa, di sbocciare in una splendida forza domatrice grande. Esagramma di sviluppo.