Ma io le pago?

Se amate definirvi persone open minded, credo che alla fine di questa breve riflessione mi darete ragione e correrete a comprare Io le pago, opera monumento di quel geniaccio canadese chiamato Chester Brown. Mi piace parlarne in relazione al tema della Compagnia tra gli uomini perché questo sembra apparentemente solido e forte come una montagna, soprattutto se si prova a vestirlo con i tipici drappi dellʼamore romantico. Voglio partire dallʼesagramma, riflettere poi banalmente sullʼAmore per proporvi infine unʼapparentemente valida alternativa allʼamore. Andiamo con ordine e seguite il mio ragionamento ricordandovi sempre che… siete persone open minded!

Lʼesagramma 13 dellʼI Ching, in linea molto generale, ci offre un responso estremamente positivo su tutte quelle collaborazioni finalizzate al bene comune. Il consiglio sembra essere quello di superare la propria singolarità in vista di un vantaggio superiore. I progetti e la felicità a lungo termine passano dalla propensione al compromesso, dalla pazienza e dalla capacità di sapersi reciprocamente adattare allʼaltro. Lo scopo è il condividersi per poi procedere insieme, più felici e sereni. Uno dei classici luoghi comuni dellʼamore romantico è proprio il concetto di “compromesso”. Il segreto “venirsi incontro”, “trovarsi a metà strada” e da lì andare avanti insieme più solidi di prima. Non si può essere felici altrimenti.

Vignetta da "Io le pago", di Chester Brown

Da “Io le pago”, di Chester Brown

Chester Brown però ci mostra unʼaltra strada. Ci sono infatti persone che faticano nei binari tradizionali e che devono trovare alternative nei rapporti. E perché non trovare una soluzione nella prostituzione? Io le pago è una grande opera autobiografica, in cui lʼautore ci parla delle sue numerose esperienze e relazioni con le prostitute in chiave sociale. È una graphic novel assurda dove il “cliente” è in primis antropologo e studioso di costumi sociali tradizionalisti, nascosti sotto le spoglie di unʼapertura mentale di facciata. Spesso, il cliente classico di prostitute viene visto come viscido, sfruttatore e bestiale, ma in realtà, nel giusto contesto (come quello canadese ad esempio), si riesce con facilità ad avere una prospettiva diversa. E questo non perché non ci siano “bigotti open minded” (quelli ci sono sempre), ma perché il contesto culturale dove si vive permette sempre di avere una percezione diversa delle proprie potenzialità come individuo.

Per questo Io le pago è un vero capolavoro. Non è solo divertente e coinvolgente per via dellʼargomento tabù e del sesso esplicito, ma è una riflessione sensibile sulle persone, sulla società e soprattutto sulle nostre potenzialità.

di Dario Ferrari

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