PALESTRA DEL GESTO/ REAL WORLD

Photo Courtesy by ph©FabioArtese

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Ritorna la Palestra del Gesto con tre appuntamenti focalizzati su una nuova ricerca dal titolo provvisorio Real World. L’intuizione di un processo di scrittura collettiva “ad orecchio”. Un dispositivo di improvvisazione in cui ri-giocare tracce concrete e visive rubate al reale.

  • Il 12 novembre dalle 14.00 alle 18.30 // se alzo il dito è già qualcosa
  • Il 19 novembre dalle 10.00 alle 15.00 // per una relazione creativa tra corpo e testo
  • Il 26 novembre dalle 14.00 alle 18.30 // esperimenti alchemico-astrali per un dispositivo di azione

Ad ognuno dei partecipanti è richiesto di portare con sé un costume/travestimento e un testo( testo teatrale/lista della spesa/messaggio whatsapp/articolo di giornale/ battute di un film/ testo di una canzone/ ecc….).

Tutti gli appuntamenti si terranno presso la Corte dei Miracoli in via Mortara 4 a Milano.

Il costo di ogni workshop è di 25 euro. Per chi intendesse invece frequentarli tutti e tre il costo complessivo al momento dell’iscrizione è di 60 euro. Non è necessario frequentare tutti i workshop ma è necessario confermare la propria partecipazione entro il giovedì precedente al laboratorio all’indirizzo e-mail lataiga@latigredicarta.it (in caso di difficoltà contattare il numero 347-7768095).

Per info: francesco.m.laterza@gmail.com

La Palestra del Gesto è uno spazio nomade di studio, di allenamento e di condivisione intorno a una pratica. Un organismo permeabile al segno specifico e alla creatività di ognuno dei partecipanti.

Le giornate di lavoro si rivolgono ad attori, danzatori, performer e interessati all’argomento. Il lavoro consisterà nell’esplorazione di alcuni principi del movimento e di alcuni fondamenti del lavoro performativo quali la presenza, l’ ascolto, la relazione con lo spazio e con l’ altro, per indagare un territorio incerto tra danza e teatro. Uno spazio di ricerca sulla relazione tra parola e gesto.

Ripartire dal corpo, dalla sua capacità di creare linguaggio, di mettere in risonanza l’invisibile. Dalla sua capacità di cogliere le densità e illuminare il vuoto. Dal suo potere di rendere parlante lo spazio tra le cose. Immergersi in pratiche di ascolto sottile, accordarsi all’origine profonda del movimento per potersi poi avvicinare alle varie forme della performance con rinnovata sensibilità.

Allenare una certa qualità dell’ attenzione e disporsi a un apertura al presente per mettere realmente in gioco la propria sensibilità, la propria traccia, il proprio travestimento, la propria parola. E allo stesso tempo sostenere una rete di ascolto collettiva, spazio di sperimentazione del limite tra vuoto e scrittura, solitudine e relazione, realtà e finzione.

Photo Courtesy by ph©FabioArtese

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