di Alessandro Pancotti
///
Un giorno d’estate giravo in Vespa con le gambe accavallate, la città silenziosa, assolata, talmente – che si sentivano le foglie calde e il vento caldo e il rumore solo e ripetitivo del motorino a spasso.
Indossavo la maglia dell’Inghilterra, quella di Gerrard, bianca, numero quattro, i pantaloncini beige e un vecchio paio di Sebago vinaccia.
Venendo da via dei Giardini, mentre svoltavo per via Pisoni ho notato una ragazza camminare. L’ho guardata appena e ho appoggiato sbuffando i gomiti sul manubrio. Deve essersi sorpresa… Mentre aspettavo che attraversasse, chissà perché mi ha sorriso, mi ha detto ciao – che quasi si sente ai piani alti… e nel silenzio grande della via, con la sua mappa, mi ha mosso un cenno, un saluto, prima di svanire. L’ho guardata bene, ho sorriso anch’io, di gusto, così – e ripartendo ho sentito come una vacanza.