Di fronte alla crescente influenza delle discipline informatiche e neuroscientifiche, sette docenti del Dipartimento di Filosofia hanno chiesto formalmente di essere trasferiti a quello di Storia, mettendo in pericolo l’esistenza stessa del nostro Dipartimento.
La formulazione è forte, ma ci sia perdonata: non solo il mondo intero, ma ora anche il nostro Dipartimento di Filosofia all’Università Statale di Milano è stato spaccato da una frattura le cui ragioni teoriche sono forse discutibili, ma i cui effetti pratici sono di grande e molto concreta portata: quella fra “analitici” e “continentali”. Poiché da studenti e, vorremmo dirlo, da filosofi, ci preoccupa la mancanza di dialogo tra le due correnti, la nostra rivista di cultura, arte e scienza, La Tigre di Carta, vorrebbe essere lo spazio su cui rendere possibile un dibattito: dare un contributo alla discussione sui meriti dell’uno o dell’altro dei due “metodi”, la quale però consenta di fare ciò che sempre le filosofie dovrebbero fare, cioè parlare tra loro in nome di una ricerca onesta.
